Il Bauhaus
La corrente artistica del Bauhaus nasce con la scuola Staatliches Bauhaus. Il nome era stato creato da Walter Gropius e rievocava il termine medievale Bauhütte che indicava la loggia dei muratori.
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All’interno del Bauhaus, la celebre scuola d’arte e di mestieri fondata a Weimar nel 1919 da Walter Gropius, la fotografia ebbe successo ed un ruolo molto particolare.
La presenza di Làszló Moholy-Nagy e l’attenzione alle nuove forme di comunicazione visiva, permisero la nascita di diversi autori significativi nell’ambito della fotografia tra le due guerre.
Làszló Moholy-Nagy è uno dei protagonisti della fotografia europea degli anni Venti e Trenta. Si tratta di collage, immagini realistiche, immagini astratte e i celebri fotogrammi “off-camera”.
Oltre ad essere un’importante fotografo, fu anche un regista, un teorico e un grande divulgatore della fotografia.
Dalle edizioni del Bauhaus rimase una testimonianza ancora valida sul dibattito in corso degli sviluppi dei nuovi mezzi di comunicazione.
La tecnica ed il contesto
Il clima artistico tipico del Bauhaus favorì lo sviluppo di alcune personalità attive nel campo della fotografia come Lucia Moholy, moglie di Làszló Moholy-Nagy e stampatrice di molti suoi fotogrammi.
Venivano studiati pittori come Vassilij Kandinskij e Paul Klee e scenografi come Oskar Schlemmer e tanti altri.
Molto significative sono le fotografie degli edifici del Bauhaus a Dessau, le quali si inseriscono perfettamente nella corrente interpretativa dell’architettura.
L’istituto rivoluziona, inoltre, la filosofia della costruzione il cui aspetto diventa secondario all’uso per cui viene realizzata.
In questa scuola studiò anche il fotografo Paul Citroën, divenuto noto per i suoi collage. Si trattava di immagini uguali ripetute in modo ossessivo, al fine di coprire tutta la superficie dell’opera.
Le fotografie di Florence Henri, segnarono il punto di incontro tra il Dadaismo, l’oggettività della fotografia tedesca e l’artificiosità della fotografia di moda.
La stagione delle Avanguardie storiche è stata una palestra fondamentale per la crescita di un’intera generazione artistica di autori.
Si può notare inoltre che il linguaggio professionale della fotografia è stato influenzato dalle ricerche artistiche di questo periodo.
Un esempio significativo è quello della fotografia di moda che ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità della poetica del Surrealismo e della fotografia diretta (Straight photography).
Gli anni Trenta, dunque, vengono definiti come la “Stagione d’oro” della fotografia del XX secolo.
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2 commenti su “Bauhaus e Fotografia”
Grazie, vorrei ricordarle che Bauhütte in Massoneria è la Baracca di cantiere o l’Officina od il Tempio dei famosi Liberi Muratori non a caso sia Gropius che molti altri erano appunto Massoni e credo che questo abbia influenzato l’opera del Bauhaus.
La ringrazio per il suo contributo! 🙂