La carriera fotografica di Edward Weston ha inizio nel 1902, quando il padre gli regala uno strumento fotografico. Inizia a lavorare da autodidatta, realizzando ritratti.
Nel 1908 frequenta il College of Photography dell’Illinois e quindi va a Los Angeles, dove lavora come ritoccatore e assistente di laboratorio in uno studio fotografico.
Nel 1911 si mette in proprio in uno studio a Tropico, in California. Qui, Weston, lavora con obiettivi anacromatici, seguendo lo stile pittorico della fotografia.
Negli anni seguenti diventa un fotografo molto affermato e considerato, ricevendo premi e partecipando a numerose mostre.
Nel 1923 Weston abbandona la famiglia e parte per il Nuovo Messico con il figlio Chandler e con una giovane ragazza italiana, Tina Modotti: sua modella, allieva e amante.
Insieme gestiscono uno studio di ritratti sino al 1926.
Weston si interessa soprattutto all’aspetto naturale e pittorialista.
Egli riuscì ad ottenere la borsa della John Simon Guggenheim Memorial Foundation (1937). Grazie ad essa riuscì a compiere un viaggio nel West, visitando per due anni la California e gli Stati confinanti.
Weston ha nei confronti della realtà un duplice atteggiamento: da un lato non è interessato a utilizzare la fotografia come testimonianza del reale, dall’altro, invece, vuole scavare dentro quella stessa realtà.
Nel 1943 documenta il crollo di un mondo provinciale e bugiardo nell’antologia Americana.
Nel 1947, dichiara che la fotografia in bianco e nero e la fotografia a colori sono due mezzi diversi, che hanno fini differenti.
A metà degli anni ’40, Weston, viene colpito dal morbo di Parkinson, costringendolo ad abbandonare la fotografia nel 1948. Egli muore a Carmel in California nel 1958.
Tecnica e contesto
Il fotografo Edward Weston è considerato un pioniere e uno degli artisti della fotografia diretta (straight photography) americana, influenzato da Stieglitz e dalle sue teorie.
A Chicago, New York oppure Aix-en-Provence, gli edifici appaiono nella loro immobilità, mentre gli uomini nella loro desolazione. La Città è un soggetto senza alternativa, cupo, dove l’uomo è perso. Numerosi giovani fotografi americani lavorano in questa direzione.
Jean-Pierre Sudre, dopo aver conseguito brillanti risultati nella fotografia industriale, si specializza nella natura morta e nella fotografia pura, dove poi si rivelerà l’influenza di Weston.
Weston, dagli oggetti di visione quotidiana passa ai vegetali.
Tra il 1921 e il 1922 si verifica una svolta: egli cerca motivi astratti, angoli e visuali e condizioni di esposizione originali. Inizia a fotografare nudi e preferisce, all’obiettivo acromatico, la nitidezza della lente convergente.
Oltre che nei ritratti, Weston, si specializza in nudi e nature morte, praticando il “close up” (1924-1925). E` proprio grazie a questa tecnica ravvicinata che egli riesce a manifestare il suo senso della trama delle superfici.
A partire da questo momento egli si dedica solamente a fotografie estremamente precise nei particolari.
Anche se Weston dichiara che il realismo e la presentazione sono le basi della sua arte, non si può negare che il forte impressionismo creato e provocato dalle sue composizioni della natura e degli oggetti naturali è legata al fatto che esse invitano l’osservatore ad interpretazioni ed associazioni ambigue.
In ogni sua opera è possibile notare l’incredibile ricchezza delle sfumature del bianco e del nero, che conferisce all’immagine un’ottima qualità.
Ricorda che Weston non ha utilizzato il digitale, ma l’analogico.
Questa fotografia rappresenta al meglio le basi della poetica di Weston.
Il risultato conclusivo di quest’opera è l’apparizione di un’immagine nuova e sconosciuta, di un gioco di linee, chiaroscuri e volumi. Trasformando così un semplice e comune peperone in una figura astratta ed unica.
Opere come questa, permettono di vedere il mondo sotto un’altra luce.
Anche se le fotografie di Edward Weston non hanno subito alcun carattere sperimentale, esse ricevono particolare attenzione dal movimento surrealista, che voleva individuare gli aspetti più nascosti della realtà e della vita quotidiana.
Gruppo f.64
Nel 1932, Weston fonda con Ansel Adams ed altri fotografi, il gruppo f.64, il quale sarebbe diventato un punto fondamentale della “fotografia diretta” americana.
Questo gruppo si fonda e si schiera per una fotografia più nitida, dove vengono poste come priorità la profondità di campo e lo studio e la precisione dei dettagli.
La lettera f indica il diaframma, mentre il numero 64 indica l’apertura del diaframma.
Per saperne di più puoi leggere questo libro. “Edward Weston. Antologia fotografica” offre una guida delle opere di questo importante fotografo, abbracciando gran parte della sua carriera. Il formato e la stampa delle foto sono ottimi.
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