Robert Mapplethorpe nasce nel 1946 in Floral Park, Queens.
Inizialmente voleva diventare un musicista, ma decide poi di seguire il mondo della pittura e della scultura, studiando al Pratt Institute di Brooklyn.
Nel 1968 conosce la cantante Patti smith con la quale si trasferisce nel Chelsea Hotel di Manhattan.
Influenzato dall’amico John McEndry, Mapplethorpe inizia ad interessarsi all’arte del collezionare vecchie fotografie.
Mapplethorpe muore nel 1989 di AIDS e HIV.
Di cosa tratta la fotografia di Mapplethorpe?
Inizialmente crea montaggi con materiale fotografico di repertorio fino a quando, nel 1972, inizia a fotografare con la Polaroid.
Mapplethorpe tratta tematiche quali nature morte, ritratti e nudi e i temi classici come i fiori, fotografati in composizioni rigide e con un livello di precisione fotografica straordinaria.
Robert Mapplethorpe suscita scandalo e scalpore soprattutto per le foto di nudi, dove emergono le tematiche principali di erotismo e omosessualità.
La libertà con la quale affronta il sesso maschile e il fatto che, allo stesso tempo, egli non si preoccupa di nascondere la propria omosessualità.
Questo lo porta anche al sequestro delle sue fotografie in occasione di una mostra.
Le opere di Mapplethorpe sono quasi tutte in bianco e nero, in pochissime fotografie appaiono i colori. Le pose che egli studia e fa praticare ai suoi soggetti e modelli sono molto scultoree.
All’interno delle opere di questo fotografo è possibile notare che utilizza soprattutto modelli neri, proprio perché la loro pelle, a contatto con la luce, crea una forte plasticità.
Nelle fotografie sottostanti, oltre all’effetto plastico creato dalla luce, si nota un forte contrasto tra bianco e nero.
La figura femminile
Robert Mapplethorpe, dallo scandalo suscitato per i suoi nudi e dalla libertà utilizzata per esprimere la figura maschile in modo scultorio, ha modo di fotografare anche la figura femminile.
Le donne fotografate sono relativamente poche in confronto agli uomini. Nelle sue opere possiamo trovare figure femminili come Lydia Cheng, Patti Smith e Lisa Lyon.
La tematica ricorrente, anche per la figura femminile, è l’erotismo.
Spesso Mapplethorpe decide di ritrarre la donna anche in pose maschili, facendo emergere, quindi, la mascolinità.
In uno dei suoi autoritratti, il fotografo, si traveste da donna esaltando appunto la sua omosessualità.
Per saperne di più su questo importante fotografo puoi consultare questo libro. “Robert Mapplethorpe. La ninfa Fotografia”.
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