“Io fotografo quello che non posso dipingere; dipingo quello che non posso fotografare.”
Citazione di Man Ray
Il vero nome di Man Ray è Emmanuel Radnitsky. Egli nasce a Philadelphia negli Stati Uniti nel 1890.
Ray inizia ad occuparsi di arte frequentando corsi serali in scuole diverse, tra cui la National School of Design di New York.
Dal 1908 al 1912 studia disegno al Francisco Ferrer Social Center di New York.
A partire dal 1915 si interessa anche di fotografia e diventa fotografo freelance, pittore e cineasta.
Egli è uno dei primi pittori americani astratti ed è in stretto contatto con l’arte dell’avanguardia europea.
Ray è uno dei fondatori della sezione Dada di New York nel 1917.
Fonda insieme a Marcel Duchamp e a Walter Arensberg la “Society of Indipendent Artists” e nel 1920 realizza le sue prime fotografie creative di carattere dadaista.
Nel 1921 si reca a Parigi dove entra in contatto con il gruppo dei surrealisti, collaborando attivamente negli anni successivi.
Oltre a svolgere l’attività artistica, gli vengono commissionati lavori di carattere commerciale, in particolare ritratti e servizi di moda.
Dopo l’ingresso dei tedeschi a Parigi nel 1940, Ray ritorna negli Stati Uniti dove vive ad Hollywood fino al 1950, insegnando pittura e fotografia.
Ritorna a Parigi solamente nel 1951 e vi rimarrà sino alla sua morte nel 1976.
Ray photography
Man Ray è considerato uno dei più importanti percussori della fotografia contemporanea.
Le sue fotografie hanno rilevato il suo carattere rivoluzionario, soprattutto in campo sperimentale.
Con Lee Miller sviluppa la tecnica della Solarizzazione, che egli utilizza nel ritratto e nelle fotografie di nudo.
Con i suoi “Rayographs” offre spunti importanti alla fotografia senza macchina fotografica.
La Solarizzazione consisteva nel creare un alone di luce attorno alla figura, creando quindi delle sagome.
I contatti con gli artisti dell’avanguardia lo ha reso un pioniere del riconoscimento a livello internazionale della fotografia nel contesto artistico.
Incoraggiato dai dadaisti e dai surrealisti, Ray usa alcuni oggetti opachi ed altri trasparenti.
Egli sapeva realizzare ritratti di una straordinaria purezza.
Era considerato un maestro nell’arte di ottenere immagini nuove, manipolando il negativo originale con procedimenti diversi da quelli dei fotografi “artistici”.
Man Ray è uno dei primi artisti in cui negli ambienti artistici apprezzata più l’opera fotografica che l’attività di pittore e scultore.
L’unico capace di una reale rottura, dopo la Prima Guerra mondiale, è Luigi Veronesi che si dedica ai “fotogrammi” sulla scia delle ricerche di Ray.
Tecnica e contesto
Man Ray è stato una delle figure chiave nell’arte del XX secolo.
Il contesto nel quale ha operato è stato il punto di incontro dell’intelligenza artistica del Novecento, anni Venti e Trenta a Parigi.
Entra in contatto con pittori famosi, come Pablo Picasso, Salvador Dalì, Renè Magritte, ecc.
“E` la luce che crea. Io mi siedo davanti al foglio di carta sensibile e penso”.
Citazione Man Ray
La luce e gli oggetti o le persone sono gli elementi principali delle immagini di Ray.
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