Karl Heinz Hargesheimer (Chargesheimer) nasce a Colonia nel 1924.
Frequenta la scuola superiore di commercio di Colonia (College of Commerce), mostrando tendenze antinazionalsocialiste.
Nel corso della sua carriera è stato un individuo enigmatico e misterioso.
Nel 1942 si procura lesioni a un lobo polmonare per evitare la coscrizione militare e, grazie alle sue capacità, anche senza un’adeguata partecipazione, viene ammesso al corso di fotografia dei Centri professionali di Colonia.
Ci sono rapporti contrastanti sulle sue attività tra il 1944 e il 1947, pare che Hargesheimer, scomparso dall’Alsazia, sia stato internato in un campo di concentramento; lo stesso artista non parla di quegli anni.
Nel 1948, in seguito alla pubblicazione di un racconto su “Stern”, cambiò il suo nome in Chargesheimer e, durante questo periodo, pubblicò le sue prime fotografie di Colonia lacerata dalla guerra.
Curiosità sull’artista Chargesheimer
Alla fine degli anni ’40, progetta insieme all’amico Günther Weiß-Magis di pubblicare la prima raccolta sulla sua città in rovina ma, a causa del carattere estetizzante delle fotografie, non riesce a trovare un editore.
A quest’epoca risalgono gli esperimenti con la gelatina d’argento e le sue sculture astratte.
Dal 1950 al 1955, Karl Heinz Hargesheimer, insegna alla BiKla-Schule di Düsseldrof.
Nel 1956, L.Fritz Gruber espone le sue opere alla photokina.
Nel 1957, Chargesheimer, inizia a dare alle stampe una serie di libri fotografici che riscuotono tutti grande successo: Colonia intima e Sotto alberi-gru, nella Ruhr, Arte romanica sul Reno, Uomini sul Reno, Berlino – immagini di una metropoli e Bilancio provvisorio.
Già queste prime pubblicazioni rivelano agli esperti del settore che Karl Heinz Hargesheimer possiede non soltanto una visione del tutto particolare, ma anche nuove idee su come impaginare le fotografie in un libro, al fine di rendere la gente più sensibile all’immagine.
Nel 1962 egli smette di pubblicare raccolte di fotografie per dedicarsi al palcoscenico: lavora come scenografo e regista a Bonn, Colonia, Braunschweig, Amburgo, Vienna e Kassel dedicandosi anche alle sculture cinetiche “i Mulini della meditazione”, alla fotografia astratta e alla grafica luminosa.
Continuò a creare immagini controverse della città per tutto il 1960, ma fu solo negli anni ’80 che il significato del suo lavoro sperimentale ottenne un riconoscimento.
Nel 1968 ottiene il premio della Cultura della Associazione Tedesca di Fotografia e nel 1970 quello di Karl Ernst Osthaus della città di Hagen.
Nel 1978 il suo legame è assegnato al Museum Ludwing di Colonia e successivamente, nel 1989, “i suoi Mulini della meditazione” e i suoi fotogrammi.
Dal 1986 viene intitolata a lui la borsa di studio di fotografia della città di Colonia.
L’opera di Chargesheimer, un precursore dell’artista multimediale, è oggi riconosciuta anche a livello internazionale per il suo carattere di avanguardia: questi successi, tuttavia, non impediscono all’artista tedesco di cadere in una crisi personale, alimentata in larga misura anche dagli sviluppi della società del suo tempo.
Il suo libro “Colonia 5.30” è diventato il suo testamento.
Nell’ambito di un progetto di ritrarre alcune città, Karl Heinz Hargesheimer si oppone violentemente alla cementificazione di Colonia, sua città natale.
La polemica raggiunge un’asprezza tale che Heinrich Böll, che aveva già scritto la prefazione, la ritira.
Chargesheimer muore in circostanze misteriose la notte di San Silvestro del 1971.
Per qualsiasi dubbio, chiarimento oppure se l’articolo ti è piaciuto non esitare a commentare qui sotto.
[aawp box=”3822804002″][/aawp]
Ti invito a seguire le mie pagine social (sempre che tu non l’abbia già fatto).