La fase della pre-produzione è considerata la fase necessaria prima della realizzazione del progetto (produzione) e dell’ultima fase denominata post-produzione. Essa necessita della creazione di una storia avvincente ed una filosofia su cui basare tutto il lavoro.
La sfida è sapere creare idee nuove ed originali, le quali rendano interessante una storia e catturino l’attenzione del target. Il compito principale di questa fase è quello della ricerca e della creatività di idee fresche e nuove.
E` necessario che il target entri in contatto con le proprie emozioni, dalla gioia alla tristezza e viceversa, affinché indaghi sulle proprie reazioni vissute in prima persona sullo schermo.
Uno spettatore vuole identificarsi con i personaggi e quando, ad esempio, guarda un film, vede sè stesso riflesso nelle immagini.
Il modo in cui i personaggi interagiscono tra di loro, tocca nel profondo l’osservatore, quando scopre sé stesso all’interno della storia. La fase della pre-produzione può essere applicata a progetti grafici e fotografici.
L’importanza dei dettagli
Il pubblico adora scoprire nuovi mondi, da un punto di vista culturale, temporale sino ad uno spaziale.
I dettagli sono di fondamentale importanza, infatti è necessaria una fase di ricerca molto accurata nei minimi particolari, al fine di costruire una storia che funzioni e che venga ambientata in un contesto adeguato.
Concentrati dunque sui dettagli per far emergere delle differenze che facciano riflettere e divertire. La tua visione del mondo darà forma alla narrazione, facendo nascere uno stile unico e personale.
L’osservatore apprezza la suspense e i colpi di scena nella trama. Se riuscirai a costruire una storia originale, capace di coinvolgere emotivamente il pubblico, la trasformerai sicuramente in un successo.
La struttura narrativa: scene, sequenze ed atti
La struttura è ciò che tiene insieme gli elementi della storia durante il suo svolgimento. Essa è composta da scene, sequenze ed atti.
- La storia è costituita da un certo numero di scene in cui accade qualcosa di importante. Esse non vanno però confuse con le posizioni e i movimenti di macchina, che possono coincidere.
- Un’insieme di scene, invece, forma una sequenza.
- Gli atti sono costituiti da una serie di sequenze e si concludono con una scena più incisiva di conclusione, rispetto alle sequenze precedenti.
Ogni storia ha un inizio, uno sviluppo ed una conclusione ed è per questo motivo che la maggior parte dei film è composta e suddivisa in tre atti distinti.
L’arco temporale è il modo in cui il racconto si evolve, dall’inizio alla fine, facendo riflettere gli spettatori sulla situazione in cui viene collocato il protagonista. Ogni atto della storia ha il suo arco temporale.
Un altro elemento costitutivo della storia è il beat, il quale rappresenta un piccolo evento significativo, all’interno di una scena.
Un beat può anche indicare un cambiamento di atteggiamento, la scoperta di un fatto essenziale, la rivelazione di una bugia oppure la comparsa di un nuovo personaggio.
Per quanto riguarda i costumi, le controfigure, gli oggetti, gli elementi aggiuntivi da acquistare o prenotare prima di iniziare le riprese, gli elementi per il set, il catering, le pratiche assicurative, le attrezzature di ripresa e di illuminazione, la troupe, ecc riguardano la pianificazione del lavoro che rientra nella fase della pre-produzione.
Che cos’è la sceneggiatura?
La sceneggiatura di un film o qualsiasi tipologia di video, ha una formattazione particolare, per facilitare la lettura e la visualizzazione da parte di chi si occupa della sezione della produzione, come per esempio la figura del cameraman.
Esistono tre tipologie di sceneggiatura:
- Sceneggiatura italiana;
- Sceneggiatura americana;
- Sceneggiatura francese.
La regola prevede che la sceneggiatura inizi sempre con un FADE IN e termini con un FADE OUT.
Ogni scena è elencata con il numero della scena nella colonna a sinistra e nell’intestazione della scena, la quale indica se è una ripresa interna (INT.) oppure esterna (EXT.), seguita dal luogo e dal momento del giorno (GIORNO, NOTTE, ALBA, TRAMONTO). Queste informazioni vengono scritte in maiuscolo.
Tutti i nomi dei personaggi o oggetti specifici utilizzati per la prima volta sono scritti in maiuscolo, seguiti dall’età e da informazioni aggiuntive.
Le azioni devono essere scritte al presente, come se stessero avvenendo in quel momento e in quel luogo.
Il regista, poi, aggiungerà informazioni riguardati le angolazioni della macchina da presa.
Quando si aggiungono i dialoghi bisogna mettere il nome del personaggio in maiuscolo centrato, prima delle battute. Ulteriori informazioni vengono aggiunte tra parentesi – (sorride), (piange), ecc – solo se strettamente necessarie.
(CONT.) viene utilizzato nel momento in cui un personaggio continua a parlare.
Per aggiungere una pausa fra due parti di dialogo si utilizza (beat). Altre convenzioni utilizzano vicino al nome del personaggio (FC) oppure (OFF).
(VFC) viene utilizzato per indicare la come fuori campo.
Ricorda che se hai scritto una sceneggiatura nel formato sbagliato, con l’impaginazione errata, con scorretto numero di pagine oppure con spaziature sbagliate, potrebbero scartarla immediatamente senza leggerla.
La sceneggiatura consente infine di sviluppare un’idea, di creare inquadrature e di sviluppare uno storyboard.
La pianificazione e la programmazione
Una volta terminata la sceneggiatura, il regista e il direttore della fotografia (DF) modificano questo documento nella sceneggiatura di lavorazione, annotando tipologie di inquadrature.
Lo spoglio della sceneggiatura
E` possibile aggiungere altre informazioni nell’intestazione di una scena, per indicare se si tratta di un’inquadratura di apertura, di immagini oppure effetti speciali.
Si possono aggiungere informazioni quali le tipologie di inquadrature e se vengono utilizzate delle attrezzature specifiche, come per esempio lo slider, il carrello, ecc.
Nello spoglio si aggiungono i dettagli e le caratteristiche necessarie per la realizzazione della scena, come le controfigure, i rumori, gli oggetti da utilizzare, ecc. Lo spoglio della sceneggiatura prevede anche la creazione di uno storyboard.
Lo Storyboard
Lo storyboard può essere d’aiuto per la produzione, perché consente di visualizzare la scena da diversi punti di vista, trovando l’inquadratura giusta e ottimale prima di arrivare sul set fotografico, risparmiando dunque soldi e tempo.
Per visualizzare l’azione, questo documento, può assumere diverse forme: da semplici figure stilizzate disegnate a mano ad animazioni in stile graphic novel oppure a immagini computerizzate.
Esso assomiglia ad una striscia di fumetti e permette la visualizzazione di ogni singola scena e inquadratura per inquadratura.
Spesso sono presenti delle frecce, le quali indicano il movimento della macchine da presa e dei personaggi.
Un foglio di storyboard contiene delle immagini e uno spazio per le note aggiuntive sui movimenti di macchina, sull’azione e sui dialoghi, per visualizzare meglio i tempi di ripresa.
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