micròfono s. m. [comp. di micro– e –fono]. – In telefonia, nella tecnica della registrazione dei suoni e, in generale, in elettroacustica, apparecchio che ha la funzione di trasformare, più o meno fedelmente, un segnale acustico nel corrispondente segnale elettrico; in quasi tutti i tipi attualmente in uso, le onde sonore producono vibrazioni meccaniche in un apposito organo mobile (membrana, nastro, ecc.), e queste vengono a loro volta convertite in oscillazioni elettriche con caratteristiche analoghe. […]
Da Vocabolario Treccani
La vostra Reflex o la vostra videocamera hanno un microfono incorporato, il quale può andare bene in alcune situazioni, ma non sempre può essere usato come microfono principale. Il motivo per il quale non è adatto come microfono principale è quello della produzione del rumore di fondo.
Un microfono incorporato non consente di ottenere suoni di alta qualità, perché percepisce i rumori prodotti dalla videocamera e difficilmente è in grado di registrare un dialogo ad una certa distanza.
Per avere ottime registrazioni bisogna utilizzare un microfono esterno collegato alla videocamera, ad un ricevitore oppure ad un’asta telescopica.
Esistono microfoni di forme e dimensioni diverse, classificati in base alle loro caratteristiche tecniche (dinamici o a condensazione) e al diagramma polare (omnidirezionali e unidirezionali).
La sfida è riuscire a togliere i suoni indesiderati e migliorare il suono che si sta cercando. L’audio è fondamentale in un video e per avere dei nuovi suoni è necessario partire da microfoni e cavi di ottima qualità.
Sapresti elencare le caratteristiche dei microfoni? Non preoccuparti, troverai tutto in questo articolo.
I microfoni dinamici
I microfoni dinamici sono più robusti e in genere sono utilizzati per amplificare la voce dal vivo, in quanto reggono bene suoni molto forti ravvicinati. Molto resistenti agli urti.
Questi microfoni vengono considerati di fondamentale importanza per la registrazione audio. Essi, infine, vengono utilizzati molto per i live.
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I microfoni a condensatore
I microfoni a condensatore hanno maggiore sensibilità e sono ideali per i video, ma dal punto di vista economico sono molto costosi. Essi sono meno resistenti agli urti e molto sensibili a picchi di volume.
Un microfono a condensatore va trattato con cura, altrimenti dovrai cambiarlo molto prima del previsto.
Sono alimentati tramite una batteria interna oppure tramite collegamento via cavo con la videocamera o un registratore. Questo tipo di alimentazione è detto phantom ed è solitamente indicata con la sigla -V48 sugli ingressi della videocamera.
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Una buona idea per ridurre i rumori di fondo indesiderati è necessario acquistare una protezione anti vento da usare sul microfono.
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I lavalier: i sistemi wireless
I lavalier sono microfoni di piccole dimensioni, molto utilizzati per le interviste e alimentati da un piccolo trasmettitore. Essi sono piccoli microfoni a condensatore che si fissano sugli abiti del conduttore e dell’intervistato.
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Fanno parte dei sistemi wireless anche i microfoni headset.
I microfoni omnidirezionali
I microfoni omnidirezionali sono sensibili in tutte le direzioni e sono utilizzati nei microfoni lavalier.
I microfoni direzionali
I microfoni direzionali, sensibili solamente in una direzione specifica, sono utilizzati sulle giraffe o sulle videocamere. Possono essere utilizzati direttamente verso la fonte sonora, senza raccogliere troppi suoni indesiderati fuori asse.
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Questo microfono è dotato di sistema anti shock integrato con attacco a slitta per le reflex digitali. In genere sono puntati nella stessa direzione della ripresa e sono molto direzionali.
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I microfoni unidirezionali
I microfoni unidirezionali hanno diversi tipi di diagramma polare, dal cardioide – così chiamato per la sua forma a cuore, ideale con i sistemi di amplificazione sonora, perché non raccoglie il suono che proviene da dietro e produce poco rumore di fondo – passando al supercardioide, fino al più ampio campo d’azione dei cosiddetti “microfoni di fucile”, ideale nel momento in cui si può avvicinare il microfono all’azione.
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I radiomicrofoni
I radiomicrofoni sono costituiti da due unità distinte: il trasmettitore (Tx) e il ricevitore (Rx), impostati sulla stessa frequenza d’onda con ingresso su un trasmettitore e un’uscita sul ricevitore che si collega alla videocamera o al registratore.
Un radiomicrofono è il lavalier, ma si può utilizzare anche un microfono da live con radio trasmettitore incorporato e separare il trasmettitore per trasformare un microfono a fucile in un radiomicrofono da montare su un’asta telescopica o a giraffa.
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I radiomicrofoni possono essere sintonizzati su diverse frequenze libere o sottoposte a concessione.
Esistono microfoni speciali per registrare il suono d’ambiente che utilizzano cinque o più canali contemporaneamente e microfoni parabolici usati per registrare il canto degli uccelli nei documentari.
Che cos’è il diagramma polare?
Ogni microfono è caratterizzato da un diagramma polare che rappresenta l’area di sensibilità tridimensionale che lo circonda.
Catturare il suono
Tutti i microfoni devono essere isolati con un supporto ammortizzato o con un sistema di sospensione, separandolo dalla videocamera o dall’asta per ridurre i rumori prodotti dalla macchina.
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Questa asta telescopica consente di evitare rumori aggiuntivi di manipolazione dell’asta.
Per i primi piani o per delle riprese in interni si utilizza una spugna anti vento, mentre in esterni un anti vento in pelo o un sistema rigido zeppelin per ridurre il rumore prodotto dal vento.
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Questo anti vento Zeppelin o blimp offre un sistema di sospensione anti shock per microfoni a fucile. Basta aggiungere una copertura di pelo per un’ulteriore protezione dal vento.
In genere, le videocamere e i microfoni sono dotati di un filtro low-cut che si attiva tramite un interruttore che riduce il livello sonoro e blocca le basse frequenze.
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