{"id":5506,"date":"2020-02-25T15:13:35","date_gmt":"2020-02-25T14:13:35","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2020\/02\/25\/saul-bass-tra-design-e-cinema\/"},"modified":"2020-12-28T14:56:29","modified_gmt":"2020-12-28T14:56:29","slug":"saul-bass-tra-design-e-cinema","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-dei-nuovi-media\/saul-bass-tra-design-e-cinema\/","title":{"rendered":"Saul Bass: tra Design e Cinema"},"content":{"rendered":"\n
Nato a NY nel quartiere del Bronx, nel 1920, Saul Bass<\/strong> era figlio di un pellicciaio ebreo emigrato. Nel 1938 ottenne il primo lavoro importante, quando divenne assistente nel dipartimento artistico della sede della Warner Bros<\/strong> di New York.<\/p>\n\n\n\n Nel 1944 Bass inizi\u00f2 a frequentare il Brooklyn College. In questo istituto incontr\u00f2 personaggi di fama, come per esempio il graphic designer Gyorgy Kepes<\/strong>, il quale fu uno dei suoi insegnanti.<\/p>\n\n\n\n Nel 1950, dopo diverse esperienze lavorative, Bass apr\u00ec il suo studio: Saul Bass & Associates<\/strong>, che gli permise di dare il suo particolare contributo al mondo del Graphic Design. La creazione di loghi<\/strong> fu la mansione principale di Saul Bass, il quale progett\u00f2 tantissimi loghi famosi ancora oggi. Per molte aziende cre\u00f2 il branding aziendale<\/strong>, come nel caso della Minolta<\/strong>, della Kleenex<\/strong> e della US Airways<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n I poster cinematografici e loghi di Bass sono definiti sicuramente dalla semplicit\u00e0 dello stile<\/strong> e dalla grafica composta da particolari forme geometriche e caratteri tipografici, scelti per divulgare messaggi precisi. Modernismo<\/strong> e Surrealismo <\/strong><\/a>riflettevano appieno il suo interesse per uno stile semplice.<\/p>\n\n\n\n Pioniere della grafica minimalista, Bass utilizzava simboli astratti<\/strong> lasciando sempre qualcosa di non detto per forzare il coinvolgimento intellettuale del pubblico. Riusc\u00ec ad avvicinare l’Arte Moderna<\/strong> a chiunque, grazie ad un linguaggio visivo dall’immediato impatto emotivo<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Bass \u00e8 stato uno dei primi a creare gli artwork dei titoli di testa<\/strong> tra i film pi\u00f9 famosi. Il 1954 \u00e8 una data molto importante per il cinema di Saul Bass, quando il regista Otto Preminger<\/strong> si rivolse proprio al suo studio per la realizzazione del poster del suo film “Carmen Jones<\/strong>“. <\/p>\n\n\n\n L’artista inizi\u00f2 a realizzare tantissimi poster di graphic design per numerosi film, lavori che lo resero famoso a livello internazionale.<\/p>\n\n\n\n Saul Bass si occup\u00f2 anche dei manifesti<\/a> per i festival pi\u00f9 famosi, come per esempio il San Francisco International Film Festival, il New York Film Festival e il Chicago International Film Festival, dove cur\u00f2 tutta la parte grafica anche per le successive edizioni.<\/p>\n\n\n\n Nel cinema Bass \u00e8 stato pioniere e maestro dei titoli di testa dei film<\/strong>, stiamo parlando delle sequenze introduttive<\/strong> in cui si vedono i nomi dei produttori<\/a>, del regista<\/a> e degli attori principali. Queste costituiscono sicuramente una parte iniziale di estrema importanza per il film, perch\u00e8 lo introducono evocandone i temi principali per incuriosire lo spettatore.<\/p>\n\n\n\n Anche in questa parte del suo lavoro Bass ha utilizzato uno stile semplice ed essenziale<\/strong> ma con immagini forti, in grado di evocare concetti importanti o veicolare metafore e significati nascosti.<\/p>\n\n\n\n Il primo lavoro gli fu affidato dal regista Otto Preminger<\/strong>, rimasto molto contento per il lavoro eseguito sul poster. Altri lavori di titoli di testa molto importanti furono quelli per Alfred Hitchcock<\/strong>: “La donna che visse due volte<\/em>” del 1958, “Vertigo<\/em>” del 1958 e “Psyco<\/em>” del 1960. Per Stanley Kubrik<\/strong>, cre\u00f2 i titoli di “Spartacus<\/em><\/strong>” del 1960 e il poster di “Shining<\/em><\/strong>” nel 1980.<\/p>\n\n\n\n Nel 1961 lavora ai titoli di coda del pluripremiato musical West Side Story<\/strong> e, per far fronte all\u2019ingente numero di comparse, degne di una produzione di Broadway, Bass decise di spostare i crediti alla fine della pellicola.<\/span><\/p>\n\n\n\n Negli anni ’70 Saul Bass decise di dirigere una pellicola, si tratta di Phase IV: distruzione terra<\/strong> (1974). Un’opera di fantascienza che non riscosse il successo sperato, anche se negli anni successivi fu apprezzato dagli appassionati del genere.<\/p>\n\n\n\n Dopo la sua esperienza da regista, torn\u00f2 al graphic design. Nell’ultima fase della sua esperienza lavorativa dei titoli di testa venne poi rivalutato dal famoso regista Martin Scorsese<\/strong>: “Quei bravi ragazzi<\/em>” del 1990, “L’et\u00e0 dell’innocenza<\/em>” del 1993 e uno dei poster cinematografici di Cape Fear<\/em> “I<\/em>l promontorio della paura<\/em>” del 1991.<\/p>\n\n\n\n Significativo \u00e8 anche il suo lavoro svolto per Steven Spielberg<\/strong>, ossia il poster del celebre film sull’olocausto dal titolo “Schindler’s List<\/strong><\/em>” del 1993. Infine si dedic\u00f2 ai manifesti pubblicitari degli Oscar<\/strong> dal 1991 fino al 1996.<\/p>\n\n\n\n Se l\u2019articolo ti \u00e8 piaciuto, ti invito a seguire le mie pagine social (sempre che tu non l\u2019abbia gi\u00e0 fatto). Se hai domande oppure elementi da aggiungere non dimenticare di lasciare un commento!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Biografia Nato a NY nel quartiere del Bronx, nel 1920, Saul Bass era figlio di un pellicciaio ebreo emigrato.Inizi\u00f2 come autodidatta ad entrare in confidenza con il mondo del design per poi frequentare l’Art Students College di Manhattan con una borsa di studio. 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Inizi\u00f2 come autodidatta ad entrare in confidenza con il mondo del design per poi frequentare l’Art Students College di Manhattan con una borsa di studio.<\/p>\n\n\n\n
Alcuni dei suoi loghi pi\u00f9 famosi riguardano aziende americane, ad esempio: Kleenex, US Airways, AT&T, Minolta.<\/p>\n\n\n\nIl branding per le aziende e i suoi lavori<\/h3>\n\n\n\n
Il grande merito che nel tempo \u00e8 stato conferito a questo artista, infatti, consiste proprio nel fatto che \u00e8 stato in grado di veicolare messaggi importanti concretizzandoli in elementi grafici facilmente identificabili e memorizzabili.<\/p>\n\n\n\nDal Design al Cinema: i Poster Cinematografici<\/h3>\n\n\n\n
Le sequenze introduttive dei film<\/h3>\n\n\n\n
Sempre per Preminger, nel 1959 Bass realizz\u00f2 la sequenza iniziale di “Anatomia di un omicidio<\/em><\/strong>“. La sequenza in questione raffigura la sagoma di un cadavere divisa in pi\u00f9 parti che scorrono separatamente dentro e fuori dallo schermo. Il tutto segue il ritmo della colonna sonora jazz scritta appositamente da Duke Ellington<\/strong> per questa sequenza animata.<\/span><\/p>\n\n\n\nSaul Bass regista<\/h3>\n\n\n\n
<\/p>\n\n\n\n