{"id":4787,"date":"2019-09-30T16:47:37","date_gmt":"2019-09-30T14:47:37","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2019\/09\/30\/georges-braque\/"},"modified":"2020-12-28T15:36:31","modified_gmt":"2020-12-28T15:36:31","slug":"georges-braque","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-dellarte\/georges-braque\/","title":{"rendered":"Georges Braque: il Cubismo e i Papiers Coll\u00e9s"},"content":{"rendered":"\n

Georges Braque<\/strong> nasce il 13 maggio 1882 ad Argenteuil, in Francia.
Nel 1900, dopo aver frequentato senza avere buoni risultati gli studi a Le Havre, si sposta a Parigi dove lavora come decoratore, seguendo anche dei corsi serali di pittura. Due anni dopo decide di dedicarsi a quest’arte frequentando l’Accademia Humbert e, per un breve periodo, anche la Scuola di Belle Arti.<\/p>\n\n\n\n

Il 1907<\/strong> \u00e8 un anno importante per la formazione di Braque.
Tramite gli amici egli conosce Pablo Picasso<\/a><\/strong>, proprio mentre lavora alle sue Demoiselles d’Avignon<\/a>, e riscopre Paul C\u00e8zanne<\/strong><\/a> grazie alla mostra retrospettiva a lui dedicata al Salon d’Automne di Parigi.<\/p>\n\n\n\n

Negli stimolanti anni del Cubismo analitico<\/strong><\/a>, Braque e Picasso lavorarono insieme, frammentando gli oggetti della realt\u00e0 quotidiana.
A partire dal 1912 Braque inizia ad applicarsi anche a varie sperimentazioni di papiers coll\u00e9s<\/em><\/strong>, nella creazione dei quali invece di imitare la realt\u00e0 mediante le tecniche della prospettiva e del chiaroscuro, utilizzando direttamente dei pezzetti di materia non pi\u00f9 per illudere ma per alludere.<\/p>\n\n\n\n

\u00c9 nel periodo del Cubismo sintetico<\/strong><\/a> che il legame tra Picasso e Braque produce gli esiti pi\u00f9 significativi e rivoluzionari.
Se in Picasso trionfano l’intuizione e l’immaginazione, Braque dichiara la propria preferenza per la riflessione e la misura.
In un’intervista del 1928, l’artista afferma:<\/p>\n\n\n\n

“Amo la regola che corregge l’emozione, amo l’emozione che corregge la regola”<\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Cit.Georges Braque<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Volendo con ci\u00f2 sottolineare come la chiarezza delle sue creazioni artistiche non si esaurisse mai in se stessa, rimanendo un gioco astratto di masse e di colori.<\/p>\n\n\n\n

Negli anni successivi Braque svilupp\u00f2 due grandi serie di dipinti:<\/p>\n\n\n\n