{"id":3740,"date":"2019-03-12T10:43:12","date_gmt":"2019-03-12T09:43:12","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2019\/03\/12\/jules-cheret-il-padre-dei-poster\/"},"modified":"2019-03-12T10:43:12","modified_gmt":"2019-03-12T09:43:12","slug":"jules-cheret-il-padre-dei-poster","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-dellarte\/jules-cheret-il-padre-dei-poster\/","title":{"rendered":"Jules Ch\u00e9ret: il padre dei poster"},"content":{"rendered":"
Jules Ch\u00e9ret<\/strong> Nasce a Parigi nel 1836 in una famiglia di artigiani. Nel 1854 decide di lasciare Parigi per andare a Londra nella speranza di trovare un modo pi\u00f9 redditizio per dare avvio concreto alla sua carriera di artista. Ch\u00e9ret contribuisce a trasformare con la sua immensa produzione di manifesti a colori<\/strong> il paesaggio urbano facendo scendere l\u2019arte nella strada e nella piazza. Fu tra i primi a comprendere l\u2019importanza dell\u2019immagine<\/strong> a scapito del testo per un medium quale il manifesto<\/a>, che doveva essere appeso in luoghi di passaggio e aveva quindi, di solito, pochissimo tempo a disposizione per essere letto; Inoltre riusc\u00ec a portare la tecnica della litografia<\/strong> da un livello artigianale ad uno artistico, in particolare fu tra i primi a puntare sulla cromolitografia<\/strong>, e quindi sul colore, come tecnica per realizzare i propri lavori.
\nNon pu\u00f2 permettersi di pagare la scuola e la sua istruzione si conclude a soli tredici anni. Suo padre, tipografo, decide di mandare il figlio a fare un apprendistato con un litografo per tre anni.
\nNel 1853 si iscrive all\u2019\u00c9cole National de Dessin, dove apprende l\u2019arte di disegnare a memoria e approfondisce lo studio delle figure in movimento.
\nAcquisisce inoltre l\u2019abitudine a disegnare sempre e comunque.<\/p>\n
\nDopo un breve periodo di tempo in cui lavora per il Maple Furniture Company, Ch\u00e9ret, frustrato, torna a Parigi senza pi\u00f9 soldi di quando ha iniziato il suo viaggio.
\nQuesto non gli impedisce di andare avanti ed \u00e8 proprio questa convinzione che lo porta a conoscere il celebre profumiere francese Eug\u00e8ne Rimmel. Grazie a Rimmel pu\u00f2 realizzare molte delle etichette dei prodotti della House of Rimmel<\/strong> e, al suo seguito, viaggia in molti paesi: Tunisia, Malta e soprattutto Italia. Grazie a questo lavoro, una volta di ritorno a Parigi pu\u00f2 finalmente aprire la sua stamperia.<\/p>\n
\nIn tutta la sua carriera Jules Ch\u00e9ret realizzer\u00e0 pi\u00f9 di 1000 manifesti guadagnandosi inevitabilmente il titolo di \u201cPadre del poster<\/strong>\u201d e rivoluzionando il settore della pubblicit\u00e0 nel design e nelle tecniche di stampa.<\/p>\n
\nI protagonisti<\/span> dei suoi manifesti furono le figure femminili<\/strong>, le cosiddette Ch\u00e9rettes<\/strong> (proprio perch\u00e9 caratteristiche di Cher\u00e9t), che possono essere considerate le antenate delle attuali modelle della pubblicit\u00e0.<\/p>\n