{"id":3523,"date":"2019-02-25T13:01:18","date_gmt":"2019-02-25T12:01:18","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2019\/02\/25\/edouard-manet\/"},"modified":"2019-02-25T13:01:18","modified_gmt":"2019-02-25T12:01:18","slug":"edouard-manet","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-dellarte\/edouard-manet\/","title":{"rendered":"\u00c9douard Manet: pittore di sensazioni"},"content":{"rendered":"

Biografia di \u00c9douard Manet<\/h2>\n

\u00c9douard Manet nasce nel 1832 a Parigi e fin dalla giovane et\u00e0 dimostra molto interesse verso il disegno e la pittura.
\nIl padre, per distogliere il figlio da questa sua passione, lo imbarca per Rio de Janeiro, con la speranza di convincerlo a intraprendere la carriera di comandante navale.
\nIl viaggio si rivela stimolante per Manet, costituendo un vero e proprio fallimento per il padre.<\/p>\n

Presso il pittore Thomas Couture <\/strong>Manet inizia la sua formazione artistica di tipo accademico (1850). L\u2019allievo ben presto dimostra una forte insofferenza verso gli insegnamenti del maestro, tanto che nel 1856 lasci\u00f2 l\u2019atelier.
\nNel 1861 conosce Edgar Degas<\/a> con il quale strinse una importante amicizia che, nonostante le aspre divergenze degli anni successivi, costituir\u00e0 il fulcro attorno al quale si riuniranno tutti i giovani artisti frequentatori prima del Caf\u00e8 Guerbois e poi del Caf\u00e8 de la Nouvelle Ath\u00e8nes.
\nNel 1869 Manet, che non abbandoner\u00e0 mai la pittura d\u2019atelier<\/strong>, intensifica la propria produzione en plein air<\/strong>.
\nNegli anni l\u2019artista soffre di frequenti crisi depressive e iniziano a manifestarsi i sintomi di una paralisi agli arti superiori. Egli dipinse senza posa fino alla morte.<\/p>\n

Colazione sull’erba<\/h2>\n

Questo fu il dipinto che segn\u00f2 l\u2019inizio della carriera artistica di Manet. Venne esposto nel 1863 al Salon des Refus\u00e9s<\/strong>.
\n“Colazione sull’erba<\/em>” venne rifiutata perch\u00e8 considerata sconveniente e non in linea con la pittura dell\u2019accademia.
\nI critici, infatti, accusarono Manet di un comportamento che era del tutto estraneo sia al suo carattere che all’epoca. Rimasero sdegnati dal nudo femminile<\/strong> che l\u2019artista dipinse\u00a0in primo piano.<\/p>\n

\"\"
\u00c9douard Manet<\/strong> Colazione sull\u2019erba – Olio su tela, 1863<\/figcaption><\/figure>\n

I visitatori per giorni si precipitarono per riuscire a vedere l\u2019opera in discussione.
\n\u00c9mile Zola<\/strong>, amico ed estimatore di Manet, descrive la reazione delle persone davanti a quest\u2019opera:<\/p>\n

\u201cDa ogni parte si sentiva il respiro ansimante di corpulenti gentiluomini e il rauco sibilo di signori allampanati e su tutto dominavano le stupide risatine flautate dalle donne. Nella parte opposta della sala un gruppo di giovani si contorceva dal ridere […] e una signora era stramazzata su una panca, le ginocchia strette, ansimando e sforzandosi di respirare col viso nascosto nel fazzoletto\u201d.<\/p><\/blockquote>\n

A incitare cos\u00ec tante critiche non fu il nudo femminile, ma il fatto che quel nudo rappresentasse una ragazza del tempo e non una divinit\u00e0 classica.
\nAllo stesso modo di come i due uomini non vestivano con abiti rinascimentali.<\/p>\n

La scena rappresenta una donna nuda in primo piano (anch\u2019essa pittrice e modella prediletta da Manet).
\nA fianco a lei \u00e8 seduto un uomo (uno dei fratelli di Manet). Di fronte ai due \u00e8 possibile notare il secondo uomo (futuro cognato), il quale \u00e8 semisdraiato con un braccio teso in avanti. Una seconda ragazza, in lontananza, si sta lavando in uno piccolo laghetto d\u2019acqua.
\nI quattro personaggi risultano composte in un triangolo. L’attenzione si concentra sul cappello e sul vestito della giovane donna in basso a sinistra che, insieme al cestino di frutta, compongono una natura morta.<\/p>\n

Il dissenso per questo dipinto non si limita solo a questo, ma anche dalla tecnica pittorica<\/strong> utilizzata dal pittore. Manet fu giudicato di non aver saputo usare la prospettiva e il chiaroscuro.
\nI colori<\/strong> utilizzati sono stesi con pennellate veloci e resi vivaci dall’accostamento di colori caldi e freddi. L\u2019atmosfera \u00e8 luminosa.
\nCon questo dipinto Manet si dichiara pittore di sensazioni<\/strong> e questo lo far\u00e0 maestro di tutti quegli artisti della nuova generazione che da allora lo guarderanno come il vero ideatore dell\u2019
impressionismo<\/strong><\/a>.<\/p>\n

Olympia<\/h2>\n

Nel 1865 espose quest’opera al Salon e ritorn\u00f2 alla ribalta artistica parigina riaffermarsi il portavoce di un modo nuovo di fare arte.
\nIl dipinto, evidentemente ispirato alla Venere di Urbino <\/strong>di Tiziano<\/strong>, \u00e8 caratterizzato da una donna nuda su un letto disfatto, riprendendo la tematica della serva nera che alludeva alla prostituzione.
\nAi piedi della donna \u00e8 presente un gatto nero. Una domestica di colore giunge a lei reggendo un mazzo di fiori, dono di qualche ammiratore. I fiori sono simbolo di vanit\u00e0 (tempo che passa).
\nLo scandalo fu anche in questo caso duplice. Venne immediatamente criticata la scelta del soggetto, da tutti ritenuto volgare, perch\u00e8 si trattava di una prostituta sul posto di lavoro.
\nIn secondo luogo si torn\u00f2 a contestare la tecnica pittorica adottata da Manet, criticandolo di non sapere utilizzare il chiaroscuro e di usare i colori in modo primitivo e pasticciato.<\/p>\n

\"\"
\u00c9douard Manet<\/strong> Olympia – Olio su tela, 1865<\/figcaption><\/figure>\n

Il corpo quasi goffo della ragazza appare privo delle morbide sinuosit\u00e0 con le quali i pittori accademici caratterizzavano tutti i nudi femminili di eroine storiche o di vanit\u00e0 mitologiche.
\nIl nome stesso Olympia<\/strong> era molto diffuso come nome d\u2019arte di molte prostitute di alto borgo e ballerine parigine dell\u2019epoca.<\/p>\n

Per qualsiasi dubbio, chiarimento oppure se l\u2019articolo ti \u00e8 piaciuto non esitare a commentare qui sotto.<\/p>\n

Ti invito a seguire le mie pagine social (sempre che tu non l\u2019abbia gi\u00e0 fatto). \"?\"<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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