{"id":3131,"date":"2018-03-31T13:00:39","date_gmt":"2018-03-31T11:00:39","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2018\/03\/31\/herbert-bayer-artista-dalle-molteplici-sfaccettature\/"},"modified":"2018-03-31T13:00:39","modified_gmt":"2018-03-31T11:00:39","slug":"herbert-bayer-artista-dalle-molteplici-sfaccettature","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-della-fotografia\/herbert-bayer-artista-dalle-molteplici-sfaccettature\/","title":{"rendered":"Herbert Bayer: artista dalle molteplici sfaccettature"},"content":{"rendered":"
Herbert Bayer<\/strong> (5 aprile 1900 – 30 settembre 1985) \u00e8 stato tipografo, grafico pubblicitario, art director, fotografo, pittore, scultore, designer, architetto e progettista ambientale e d’interni.<\/p>\n Egli \u00e8 stato identificato come l’ultimo partecipante vivente del Bauhaus<\/a> e dello sviluppo della collezione d’arte aziendale della Atlantic Richfield Company<\/strong> fino alla sua morte (1985).<\/p>\n Nato ad Haag, in Austria, Herbert fece da apprendista presso uno studio di architettura e arti grafiche locale.<\/p>\n Bayer \u00e8 stato, inoltre, uno degli studenti, insegnanti e sostenitori pi\u00f9 influenti del Bauhaus<\/strong>, sostenendo l’integrazione di tutte le arti nel corso della sua carriera.<\/p>\n Il suo font chiamato Universal<\/strong> per una nuova tipologia definita Sans-Serif<\/strong>, ha contribuito a definire l’estetica del Bauhaus.<\/p>\n Situato a Weimar, il Bauhaus<\/a> \u00e8 arrivato a rappresentare un ideale quasi utopico secondo il quale:<\/p>\n “l’arte e l’architettura moderne devono rispondere ai bisogni e all’influenza del mondo industriale moderno e che i buoni designer devono superare la prova degli standard estetici e dell’ingegneria del suono<\/em>“.<\/p><\/blockquote>\n Egli inizi\u00f2 i suoi studi come architetto nel 1919 a Darmstadt<\/strong>.<\/p>\n Nel 1920, divenne assistente dell’architetto Josef Emanuel Margold<\/strong>, il quale era un membro della colonia di artisti a Darmstadt.<\/p>\n Dal 1921 al 1923 ha frequentato il Bauhaus di Weimar, in Germania, studiando pittura murale con Vasily Kandinsky<\/strong> e la tipografia, creando l’alfabeto universale: un carattere tipografico composto solo da lettere minuscole, le quali sarebbero diventate il carattere distintivo del Bauhaus. Studia, inoltre, insieme a Johannes Itten<\/strong> e Oskar Schlemmer<\/strong>.<\/p>\n Bayer torna al Bauhaus dal 1925 al 1928 (trasferendosi nel 1926 a Dessau, la sua seconda sede), lavorando come insegnante di pubblicit\u00e0, design e tipografia, integrando fotografie in composizioni grafiche.<\/p>\n Il 2 marzo 1925, pass\u00f2 l’esame da parte degli operai della corporazione dei pittori a Weimar. Successivamente venne nominato, nel 1925, junior master da Walter Gropius<\/strong>.<\/p>\n Nel 1925 gestisce Dessau l\u2019atelier di grafica e pubblicit\u00e0 del Bauhaus, assumendosi la responsabilit\u00e0 di stampare il materiale della famosa ed importante scuola, diventando cos\u00ec direttore del nuovo laboratorio di stampa e pubblicit\u00e0 sino al 1928.<\/p>\n 30 anni dopo, anche la mostra \u201c50 Jahre Bauhaus<\/strong><\/em>\u201d (50 anni di Bauhaus) a Stoccarda fu allestita secondo il suo progetto.<\/p>\n Dotato di enorme talento ed energia, Bayer ha continuato a produrre un’impressionante serie di lavori, tra cui commissioni grafiche freelance, design di mostre moderniste, programmi di identit\u00e0 aziendale e architettura e design ambientale.<\/p>\n La tipografia pubblicitaria sviluppata da Herbert Bayer per la scuola Bauhaus ha un enorme impatto sull’immagine di Dessau e sulla popolarit\u00e0 della scuola di Design. Fino ad oggi, le istituzioni Bauhaus continuano a utilizzare il design pubblicitario moderno e il carattere tipografico universale di Bayer a lettere minuscole.<\/p>\n Bayer inizia a fare le sue fotografie nel 1928, dopo aver lasciato il Bauhaus.<\/p>\n Sposa la fotografa e studentessa Irene Angela Hecht<\/strong>.<\/p>\n Tuttavia, nei suoi anni come insegnante, la scuola era un terreno fertile per la fotografia della Nuova Visione promossa dal suo stretto collega L\u00e1szl\u00f3 Moholy-Nagy<\/strong>.<\/p>\n Nel 1930 progett\u00f2 la mostra Deutscher Werkbund<\/strong>\u00a0a Parigi insieme a Walter Gropius e L\u00e1szl\u00f3 Moholy-Nagy.<\/p>\n La maggior parte delle fotografie di Bayer proviene dal decennio 1928-38, quando era a Berlino e lavorava come artista commerciale. Esse rappresentano il suo approccio ampio all’arte, le grafiche dell’architettura e i montaggi accuratamente realizzati.<\/p>\n Bayer progett\u00f2 molti stampati e progetti relativi alla grafica pubblicitaria per il Bauhaus.<\/p>\n Nel 1938 egli emigr\u00f2 negli Stati Uniti, abitando a New York, con l’invito di Alfred H. Barr, Jr., direttore fondatore del Museum of Modern Art<\/strong> per applicare le sue teorie di esposizione all’installazione della mostra Bauhaus: 1919-28 (1938) presso il MoMA<\/strong> di New York.<\/p>\n Bayer ha sviluppato questo ruolo attraverso una stretta collaborazione con Edward Steichen<\/a>, capo del giovane Dipartimento di Fotografia, progettando lo spettacolo \u201cRoad to Victory<\/strong>\u201d (1942), che avrebbe dato il via all’approccio influente di Steichen alla mostra fotografica.<\/p>\n Herbert rimase in America lavorando come grafico per il resto della sua carriera.<\/p>\n