{"id":3069,"date":"2018-01-04T13:18:20","date_gmt":"2018-01-04T11:18:20","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2018\/01\/04\/henri-cartier-bresson\/"},"modified":"2023-10-11T11:46:30","modified_gmt":"2023-10-11T09:46:30","slug":"henri-cartier-bresson","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-della-fotografia\/henri-cartier-bresson\/","title":{"rendered":"Henri Cartier-Bresson: il teorico del momento decisivo"},"content":{"rendered":"
Henri Cartier-Bresson<\/strong> nasce nel 1908 a Chanteloup, in Francia.<\/p>\n
Egli frequenta l\u2019Ercole F\u00e8n\u00e8lon e il Liceo Condorcet di Parigi prima di studiare pittura, dal 1922 al 1923.<\/p>\n
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Successivamente completa gli studi di pittura e filosofia all\u2019Universit\u00e0 di Cambridge.<\/p>\n
Nel 1923<\/strong> inizia la carriera da fotografo, dopo avere partecipato ad una spedizione etnografica in Messico. \nNel 1932<\/strong>, il gallerista Julien Levy<\/em> organizza la sua prima galleria personale e nel 1935, Bresson, apprende alcune nozioni sulla tecnica cinematografica da Paul Stand<\/em>. \nNel 1937<\/strong> gira un documentario in Spagna e, nel 1940, \u00e8 fatto prigioniero di guerra dai tedeschi nell\u2019odierna Baden-W\u00fcrttemberg<\/strong>. \nDopo la fuga nel 1943<\/strong>, milita in un movimento clandestino francese, si tratta del MNPGD<\/strong>.<\/p>\n
Nel 1945<\/strong> lavora come fotografo freelance, pubblicando libri contenenti le sue opere, tra i quali Immagini non autorizzate<\/em>, D\u2019un Chine \u00e0 l\u2019autre o Flagrants d\u00e8lits<\/em>. \nNel 1970<\/strong> sposa la fotografa Martine Franck<\/em>.<\/p>\n
La tecnica e l\u2019immagine<\/h2>\n
Bresson coglie frammenti della sua vita grazie alla sua macchina fotografica di dimensioni ridotte, la Leica<\/strong>.<\/p>\n