{"id":2639,"date":"2017-09-19T15:05:26","date_gmt":"2017-09-19T13:05:26","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2017\/09\/19\/surrealismo-e-fotografia-quali-rapporti-vengono-a-crearsi\/"},"modified":"2021-01-11T22:43:21","modified_gmt":"2021-01-11T21:43:21","slug":"surrealismo-e-fotografia-quali-rapporti-vengono-a-crearsi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/stili-fotografici\/surrealismo-e-fotografia-quali-rapporti-vengono-a-crearsi\/","title":{"rendered":"Surrealismo e fotografia: quali rapporti vengono a crearsi?"},"content":{"rendered":"\n
Nel 1924 il poeta Andr\u00e8 Breton<\/strong> redigeva il \u201cManifesto del Surrealismo<\/strong><\/em>\u201d, nel quale si esaltavano l\u2019inconscio<\/strong> e la casualit\u00e0<\/strong>: due elementi in grado di fornire un nuovo significato alla realt\u00e0 quotidiana di tutti i giorni.<\/p>\n\n\n\n Questo movimento artistico-culturale<\/strong> non \u00e8 altro che una continuazione del \u201cDaDa\u201d.<\/p>\n\n\n\n Si privilegiano aspetti propositivi e liberatori presenti nell\u2019inconscio e nell\u2019esperienza del sogno<\/strong>, capace, secondo i surrealisti, di rivelare la natura delle cose.<\/p>\n\n\n\n Saranno numerosi infatti gli artisti surrealisti provenienti dal Dadaismo<\/a>, come Man Ray<\/a>, Max Ernst, Francis Picabia e numerosi saranno i fotografi che aderiranno a questa tendenza.<\/p>\n\n\n\n Molti furono gli artisti che anche solo per un breve periodo, si avvicinarono alla poetica surrealista.<\/p>\n\n\n\n La fotografia era vista dai surrealisti come uno dei mezzi pi\u00f9 efficaci<\/strong> per far emergere gli aspetti pi\u00f9 profondi<\/strong> e sorprendenti della quotidianit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Evidenziare, soprattutto, l\u2019ambiguit\u00e0<\/strong> delle immagini di cui \u00e8 costituita la realt\u00e0, \u00e8 uno degli aspetti principali di queste opere.<\/p>\n\n\n\n Possiamo dire che la fotografia surrealista<\/strong> non ha un carattere ben definito stilisticamente, perch\u00e8 questo mezzo viene utilizzato a seconda delle esigenze.<\/p>\n\n\n\n L\u2019oggetto fotografato diviene apparizione misteriosa<\/strong>, ambigua<\/strong> e spesso inspiegabile attraverso la sola ragione. Non \u00e8 pi\u00f9 banale!<\/p>\n\n\n\n Man Ray<\/a> \u00e8 sicuramente uno tra i maestri del Surrealismo pi\u00f9 riconosciuti. Egli, nel corso degli anni Trenta<\/strong>, realizza una serie di immagini<\/strong> \u201csolarizzate<\/em><\/strong>\u201d che sono oggi considerate emblemi di questa Avanguardia storica.<\/p>\n\n\n\n La Solarizzazione<\/strong> \u00e8 una tecnica fotografica che disegna in negativo<\/strong> il profilo delle forme, trasformandole in elementi misteriosi e facendo apparire un alone di luce<\/strong> attorno ad esse.<\/p>\n\n\n\n Tra le tecniche maggiormente usate dai surrealisti si trova il collage<\/strong>, che permette di inventare la realt\u00e0 con la combinazione di diverse immagini.<\/p>\n\n\n\n Dalla tecnica del collage si servirono di poeti come Breton e pittori come Dal\u00ec, tanto da renderla un autentico simbolo del Surrealismo.<\/p>\n\n\n\n Molto significativa fu l\u2019esperienza di Brassa\u00ef<\/strong>, fotografo che riprese Parigi di notte, dedicando alla citt\u00e0 un famoso volume di fotografie nel 1933.<\/p>\n\n\n\n Immagini dirette<\/strong>, non post-prodotte, che davano alla capitale francese un\u2019immagine completamente diversa da quella a cui erano abituati.<\/p>\n\n\n\n Famose sono inoltre le serie di graffiti<\/strong> che Brassa\u00ef fotografa sui muri di Parigi, cogliendo un aspetto della realt\u00e0 che trasforma l\u2019aspetto della citt\u00e0 in un luogo sconosciuto<\/strong>, ancora da scoprire<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Parigi<\/strong> fu il soggetto principale anche per un altro importantissimo fotografo, Eug\u00e8ne Atget<\/a>. Egli era attivo molti anni prima della nascita del Surrealismo, ma grazie a questo movimento artistico venne scoperto, diventando cos\u00ec molto famoso.<\/p>\n\n\n\n Le sue fotografie riprendono una Parigi misteriosa, fatta di vetrine di negozi in cui si riflettono i passanti, di insegne commerciali e di edifici.<\/p>\n\n\n\n Fu la giovane Berenice Abbott<\/strong>, fotografa che era stata assistente di Man Ray<\/a>, a farlo conoscere.<\/p>\n\n\n\nLa fotografia<\/h2>\n\n\n\n