{"id":25293,"date":"2022-11-02T23:12:39","date_gmt":"2022-11-02T22:12:39","guid":{"rendered":"https:\/\/paolareghenzi.it\/?p=25293"},"modified":"2022-11-02T23:21:51","modified_gmt":"2022-11-02T22:21:51","slug":"il-punto-nellarte-come-codice-visivo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-dellarte\/il-punto-nellarte-come-codice-visivo\/","title":{"rendered":"Il punto nell\u2019Arte come codice visivo"},"content":{"rendered":"\t\t
In geometria il punto<\/b> \u00e8 il pi\u00f9 semplice degli enti geometrici ed esiste solo in astratto, perch\u00e9 non ha dimensioni: nessuna larghezza, lunghezza o spessore. Gli artisti hanno spesso utilizzato questo segno come unit\u00e0 principale delle loro opere. Punti della stessa dimensione posizionati in file ordinate comunicano un senso di calma, accuratezza e stabilit\u00e0. Punti di dimensioni e colori differenti ordinati in modo non omogeneo, formano composizioni mosse, instabili e irrequiete.<\/p> Approfondiamo quindi le <\/span>capacit\u00e0 espressive<\/b> delle composizioni che utilizzano quasi esclusivamente il punto.<\/span> Tra gli studi teorici pi\u00f9 interessanti ricordiamo qui il contributo di V. Kandinskij<\/b>. \n\t\t\t\tIl punto \u00e8 un piccolo mondo, separato da tutte le parti in modo pi\u00f9 o meno uniforme, quasi strappato del circostante [...] D\u2019altra parte il punto si regge ben fermo al suo posto e non mostra la minima inclinazione a muoversi in una qualunque direzione, n\u00e9 orizzontale, n\u00e9 verticale [...]<\/span> Solo la tensione concentrica manifesta la sua affinit\u00e0 al cerchio [...]<\/span> Il punto fa presa sulla superficie di fondo e vi si stabilisce per sempre. Cos\u00ec esso \u00e8 internamente la pi\u00f9 concisa affermazione stabile, che sorge breve, ferma e rapida. Perci\u00f2 il punto deve essere considerato, in senso eterno e interno, l\u2019elemento originario della pittura e specialmente della \u201cgrafica\u201d.\t\t\t<\/p>\n\t\t\t\t\t\t\t K<\/strong>andisky Wassily<\/b>, Zig Zag, 1686<\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t La tecnica pittorica che consisteva in piccoli punti di colore \u00e8 stata largamente impiegata alla fine del 1800 dai pittori post impressionisti<\/b>, in particolare in Francia dai pointillistes, ossia puntinisti. I puntinisti riproducevano nelle loro opere forma, colore e qualit\u00e0 degli oggetti osservati nella realt\u00e0 mediante l\u2019accostamento di tanti puntini di colori puri.<\/span> P<\/strong>aul Signac<\/b>\u00a0La sala da pranzo, 1886-1887<\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t Il Divisionismo<\/b> \u00e8 un movimento pittorico italiano sviluppatosi a cavallo tra Ottocento e Novecento.<\/p> L’intento era quello di rappresentare in modo fedele la\u00a0percezione<\/b> e gli effetti della luce<\/b>. La tecnica prevedeva quindi la resa delle diverse tonalit\u00e0 e sfumature naturali attraverso l\u2019accostamento di colori puri, sull\u2019esempio del puntinismo. La Pop Art \u00e8 un movimento artistico affermatosi negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Questo movimento accomuna gli artisti della corrente Pop<\/b> all’attenzione per l’oggetto insignificante, l’immagine banale e la situazione ordinaria, considerati ormai come parte integrante della vita e dell’immaginario collettivo e, quindi, osservati senza evidenti intenti critici o polemici.<\/p>\n Le prime opere a tinte forti realizzati con colori acrilici (colori della cartellonistica pubblicitaria), <\/span>riproducevano <\/span>bottiglie di birra, lattine, strisce di fumetti, segnali stradali e oggetti di consumo. A.<\/strong> Warhol<\/b> Campbell’s Soup Cans, 1962<\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t Per qualsiasi dubbio, chiarimento oppure se l\u2019articolo ti \u00e8 piaciuto non esitare a commentare qui sotto.<\/p> Ti invito a seguire le mie pagine social (sempre che tu non l\u2019abbia gi\u00e0 fatto). <\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t","protected":false},"excerpt":{"rendered":" In geometria il punto \u00e8 il pi\u00f9 semplice degli enti geometrici ed esiste solo in astratto, perch\u00e9 non ha dimensioni: nessuna larghezza, lunghezza o spessore. Quando parliamo del punto, occupandoci del linguaggio visivo, ci riferiamo alla pi\u00f9 semplice delle forme visive che tuttavia possiede una sua concretezza. 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Quando parliamo del punto, occupandoci del linguaggio visivo<\/strong>, ci riferiamo alla pi\u00f9 semplice delle forme visive che tuttavia possiede una sua concretezza. Possiamo quindi affermare che anche il pi\u00f9 semplice segno lasciato da una matita appuntita \u00e8 una forma<\/b>.<\/p>
Osservando con una lente di ingrandimento le fotografie su libri e giornali quotidiani, sar\u00e0 molto semplice rilevare come per il procedimento di retinatura utilizzato nella stampa<\/b>, l\u2019immagine sia composta da una grande quantit\u00e0 di punti disposti pi\u00f9 o meno vicini gli uni agli altri.<\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\tIl punto di V. Kandinskij<\/h2>\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t
Kandiskij, fondatore del movimento denominato \u201cDer Blaue Reiter<\/i>\u201d, dette un contribuito teorico scrivendo due libri \u201cLo spirituale nell\u2019arte<\/i>\u201d (1911) e \u201cPunto, linea, superficie<\/i>\u201d\u00a0<\/span>(1926).<\/span><\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t\n\t\t\t
Pointillisme<\/h2>\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t
I fondatori di questo movimento furono\u00a0Georges Seurat<\/b> e Paul Signac<\/b>.<\/p>
La tecnica si basa sulle teorie cromatiche del chimico Chevreul<\/b>\u00a0con il \u201cprincipio del contrasto simultaneo<\/i>\u201d secondo il quale se si accostano due colori complementari la luminosit\u00e0 di ognuno viene esaltata. In sostanza la retina del nostro occhio percepisce le immagini ricomponendo singoli punti senza bisogno che i colori vengano mescolati o amalgamati sulla tavolozza.<\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\tDivisionismo<\/h2>\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t
Tale movimento, tuttavia, si allontan\u00f2 dal rigore scientifico che stava alla base della scomposizione del colore operata dagli artisti pointilliste.
Tra gli artisti ricordiamo: <\/span>Giovanni Segantini<\/b>, <\/span>Giuseppe Pellizza da Volpedo<\/b> e G<\/span>aetano Previati<\/b>.<\/span><\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\tPop Art<\/h2>\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t
Il nome deriva da Popular Art <\/b>ossia <\/b>arte popolare e rappresentava l’odierna societ\u00e0 di massa, propria della comunicazione commerciale, cinematografica, televisiva e della stampa periodica.<\/p>\n
<\/span>Tra gli artisti troviamo <\/span>Andy Warhol<\/b> e Roy Lichtenstein<\/b>.
<\/span><\/p>\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t