{"id":2238,"date":"2017-08-09T17:20:41","date_gmt":"2017-08-09T15:20:41","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2017\/08\/09\/edward-weston\/"},"modified":"2021-01-11T22:42:06","modified_gmt":"2021-01-11T21:42:06","slug":"edward-weston","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/storia-della-fotografia\/edward-weston\/","title":{"rendered":"Edward Weston: fotografia diretta e gruppo f.64"},"content":{"rendered":"\n
La carriera fotografica di Edward Weston ha inizio nel 1902, quando il padre gli regala uno strumento fotografico. Inizia a lavorare da autodidatta, realizzando ritratti.<\/p>\n\n\n\n
Nel 1908 frequenta il College of Photography dell\u2019Illinois<\/em> e quindi va a Los Angeles, dove lavora come ritoccatore e assistente di laboratorio in uno studio fotografico.<\/p>\n\n\n\n Nel 1911 si mette in proprio in uno studio a Tropico, in California. Qui, Weston, lavora con obiettivi anacromatici, seguendo lo stile pittorico della fotografia<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Negli anni seguenti diventa un fotografo molto affermato e considerato, ricevendo premi e partecipando a numerose mostre.<\/p>\n\n\n\n Nel 1923 Weston abbandona la famiglia e parte per il Nuovo Messico<\/strong> con il figlio Chandler e con una giovane ragazza italiana, Tina Modotti<\/strong>: sua modella, allieva e amante.<\/p>\n\n\n\n Insieme gestiscono uno studio di ritratti<\/strong> sino al 1926.<\/p>\n\n\n\n Weston si interessa soprattutto all\u2019aspetto naturale<\/strong> e pittorialista<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Egli riusc\u00ec ad ottenere la borsa della John Simon Guggenheim Memorial Foundation<\/em> (1937). Grazie ad essa riusc\u00ec a compiere un viaggio nel West<\/strong>, visitando per due anni la California e gli Stati confinanti.<\/p>\n\n\n\n Weston ha nei confronti della realt\u00e0<\/strong> un duplice atteggiamento: da un lato non \u00e8 interessato a utilizzare la fotografia come testimonianza del reale, dall\u2019altro, invece, vuole scavare dentro quella stessa realt\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Nel 1943 documenta il crollo di un mondo provinciale e bugiardo nell\u2019antologia Americana<\/em><\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Nel 1947, dichiara che la fotografia in bianco e nero<\/strong> e la fotografia a colori<\/strong> sono due mezzi diversi, che hanno fini differenti.<\/p>\n\n\n\n A met\u00e0 degli anni \u201940, Weston, viene colpito dal morbo di Parkinson<\/strong>, costringendolo ad abbandonare la fotografia nel 1948. Egli muore a Carmel in California nel 1958<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Il fotografo Edward Weston \u00e8 considerato un pioniere e uno degli artisti della fotografia diretta<\/strong> (straight photography<\/a>) americana, influenzato da Stieglitz<\/a> e dalle sue teorie.<\/p>\n\n\n\n A Chicago, New York oppure Aix-en-Provence, gli edifici <\/strong>appaiono nella loro immobilit\u00e0, mentre gli uomini nella loro desolazione. La Citt\u00e0<\/strong> \u00e8 un soggetto senza alternativa, cupo, dove l\u2019uomo \u00e8 perso. Numerosi giovani fotografi americani lavorano in questa direzione.<\/p>\n\n\n\n Jean-Pierre Sudre<\/strong>, dopo aver conseguito brillanti risultati nella fotografia industriale, si specializza nella natura morta<\/a> e nella fotografia pura<\/strong>, dove poi si riveler\u00e0 l\u2019influenza di Weston<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Weston, dagli oggetti di visione quotidiana passa ai vegetali<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Tra il 1921 e il 1922 si verifica una svolta: egli cerca motivi astratti, angoli e visuali e condizioni di esposizione originali. Inizia a fotografare nudi<\/strong> e preferisce, all\u2019obiettivo acromatico, la nitidezza della lente convergente.<\/p>\n\n\n\n Oltre che nei ritratti, Weston, si specializza in nudi<\/strong> e nature morte<\/a>, praticando il \u201cclose up<\/strong>\u201d (1924-1925). E` proprio grazie a questa tecnica ravvicinata che egli riesce a manifestare il suo senso della trama delle superfici<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n A partire da questo momento egli si dedica solamente a fotografie estremamente precise nei particolari.<\/p>\n\n\n\n Anche se Weston dichiara che il realismo<\/strong> e la presentazione sono le basi della sua arte, non si pu\u00f2 negare che il forte impressionismo <\/strong>creato e provocato dalle sue composizioni della natura e degli oggetti naturali \u00e8 legata al fatto che esse invitano l\u2019osservatore ad interpretazioni<\/strong> ed associazioni ambigue<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n In ogni sua opera \u00e8 possibile notare l\u2019incredibile ricchezza delle sfumature del bianco e del nero<\/a>, che conferisce all\u2019immagine un\u2019ottima qualit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Ricorda che Weston non ha utilizzato il digitale, ma l\u2019analogico.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Questa fotografia rappresenta al meglio le basi della poetica di Weston.<\/p>\n\n\n\n Il risultato conclusivo di quest\u2019opera \u00e8 l\u2019apparizione di un\u2019immagine nuova<\/strong> e sconosciuta<\/strong>, di un gioco di linee, chiaroscuri e volumi. Trasformando cos\u00ec un semplice e comune peperone in una figura astratta ed unica.<\/p>\n\n\n\n Opere come questa, permettono di vedere il mondo sotto un\u2019altra luce.<\/p>\n\n\n\n Anche se le fotografie di Edward Weston non hanno subito alcun carattere sperimentale, esse ricevono particolare attenzione dal movimento surrealista<\/a>, che voleva individuare gli aspetti pi\u00f9 nascosti della realt\u00e0 e della vita quotidiana.<\/p>\n\n\n\n Nel 1932<\/strong>, Weston fonda con Ansel Adams<\/a> ed altri fotografi, il gruppo f.64<\/strong>, il quale sarebbe diventato un punto fondamentale della \u201cfotografia diretta\u201d americana.<\/p>\n\n\n\n Questo gruppo si fonda e si schiera per una fotografia pi\u00f9 nitida<\/strong>, dove vengono poste come priorit\u00e0 la profondit\u00e0 di campo<\/a> e lo studio e la precisione dei dettagli. Per saperne di pi\u00f9 puoi leggere questo libro. \u201cEdward Weston. Antologia fotografica<\/strong>\u201d offre una guida delle opere di questo importante fotografo, abbracciando gran parte della sua carriera. Il formato e la stampa delle foto sono ottimi.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n<\/div><\/div>\n\n\n\n\n\n Per qualsiasi dubbio, chiarimento oppure se l\u2019articolo ti \u00e8 piaciuto non esitare a commentare qui sotto.<\/p>\n\n\n\n Ti invito a seguire le mie pagine social (sempre che tu non l\u2019abbia gi\u00e0 fatto). <\/span> La carriera fotografica di Edward Weston ha inizio nel 1902, quando il padre gli regala uno strumento fotografico. Inizia a lavorare da autodidatta, realizzando ritratti. Nel 1908 frequenta il College of Photography dell\u2019Illinois e quindi va a Los Angeles, dove lavora come ritoccatore e assistente di laboratorio in uno studio fotografico. Nel 1911 si mette […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":2233,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"site-sidebar-layout":"default","site-content-layout":"default","ast-site-content-layout":"","site-content-style":"default","site-sidebar-style":"default","ast-global-header-display":"","ast-banner-title-visibility":"","ast-main-header-display":"","ast-hfb-above-header-display":"","ast-hfb-below-header-display":"","ast-hfb-mobile-header-display":"","site-post-title":"","ast-breadcrumbs-content":"","ast-featured-img":"","footer-sml-layout":"","theme-transparent-header-meta":"default","adv-header-id-meta":"","stick-header-meta":"default","header-above-stick-meta":"","header-main-stick-meta":"","header-below-stick-meta":"","astra-migrate-meta-layouts":"default","ast-page-background-enabled":"default","ast-page-background-meta":{"desktop":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""}},"ast-content-background-meta":{"desktop":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""}},"footnotes":""},"categories":[6],"tags":[],"class_list":["post-2238","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-storia-della-fotografia"],"yoast_head":"\nTecnica e contesto<\/h2>\n\n\n\n
Gruppo f.64<\/h2>\n\n\n\n
La lettera f<\/strong> indica il diaframma<\/a>, mentre il numero 64<\/strong> indica l\u2019apertura del diaframma.<\/p>\n\n\n\n<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"