{"id":1821,"date":"2017-07-13T11:48:07","date_gmt":"2017-07-13T09:48:07","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2017\/07\/13\/formati-standard-della-carta\/"},"modified":"2021-01-11T22:40:09","modified_gmt":"2021-01-11T21:40:09","slug":"formati-standard-della-carta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/principi-della-composizione\/formati-standard-della-carta\/","title":{"rendered":"Formati standard della carta"},"content":{"rendered":"\n
carta<\/strong><\/span> s. f. [lat. charta<\/em><\/span> (dal gr. \u03c7\u1f71\u03c1\u03c4\u03b7\u03c2<\/span>), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri<\/em><\/span>, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena<\/em><\/span>, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. 1.<\/strong><\/span> Prodotto industriale fabbricato con sostanze fibrose diverse (prodotti cellulosici, legno, paglia, cenci risultanti da fibre vegetali, ecc.) ridotte, mediante trattamenti meccanici e chimici, in paste umide, dalle quali, previa aggiunta di additivi, detti cariche<\/em><\/span>, che conferiscono caratteristiche particolari, si ricavano fogli sottili e flessibili, per var\u00ee usi: scrivervi, stamparvi, involgere, ecc. Le carte si distinguono e si denominano in base al metodo di fabbricazione: c<\/em><\/span>. a mano<\/em><\/span>, c<\/em><\/span>. a macchina<\/em><\/span>; in base alle materie prime usate: c<\/em><\/span>. fini<\/em><\/span> (di cenci e di cellulosa), c<\/em><\/span>. mezzofini<\/em><\/span> (di paste miste), c<\/em><\/span>. andanti<\/em><\/span> (di pasta di legno). Secondo l\u2019uso cui sono destinate si hanno le c<\/em><\/span>. da impressione<\/em><\/span> (come la c<\/em><\/span>. da scrivere<\/em><\/span>, che pu\u00f2 essere anche rigata<\/em><\/span> o quadrettata<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. da lettere<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. da minuta<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. da musica<\/em><\/span>, con gi\u00e0 predisposte le righe del pentagramma, le varie c<\/em><\/span>. da stampa<\/em><\/span>, satinate, patinate, quelle per giornali e riviste, ecc.), le c<\/em><\/span>. assorbenti<\/em><\/span>, le c<\/em><\/span>. da involgere<\/em><\/span> o da involto<\/em><\/span> e le c<\/em><\/span>. da imballo<\/em><\/span>, le c<\/em><\/span>. da parati<\/em><\/span> o c<\/em><\/span>. di Francia<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. igienica<\/em><\/span>, e infine le c<\/em><\/span>. speciali<\/em><\/span>, come le c<\/em><\/span>. per valori<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. patinata<\/em><\/span>, pergamenata<\/em><\/span>, metallizzata<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. velina<\/em><\/span> (di vario tipo), la c<\/em><\/span>. smerigliata<\/em><\/span> o c<\/em><\/span>. smeriglio<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. vetrata<\/em><\/span>, la c<\/em><\/span>. carbone<\/em><\/span>, ecc. (per tutti questi tipi, si veda sotto i diversi sostantivi o aggettivi qualificanti).<\/p><\/blockquote>\n\n\n\n
Da Vocabolario Treccani<\/strong><\/span><\/p>\n\n\n\n
<\/figure><\/div>\n\n\n\n
Le dimensioni della carta<\/strong> forniscono al grafico pubblicitario e allo stampatore un mezzo per comunicare le caratteristiche principali di un prodotto\/servizio o informazioni specifiche.<\/p>\n\n\n\n
I formati della carta e delle buste<\/h2>\n\n\n\n
I formati standard<\/strong> forniscono un campionario di prodotti coordinati, come la carta A4 e le buste C4, le cui caratteristiche tecniche sono definite dalle tipologie di formati da cui derivano.<\/p>\n\n\n\n
ISO<\/span> (International Organization for Standardization):<\/h4>\n\n\n\n
I vantaggi della standardizzazione dei formati della carta sono riconosciuti da secoli e la pratica risale all\u2019Italia del XIV secolo<\/em>. Il sistema ISO<\/strong> si basa su un rapporto tra altezza e larghezza, definito dalla radice quadrata di 2 (1:1,4142). Ogni formato definisce dal successivo o dal precedente per un fattore pari a 2 o 0,5.<\/p>\n\n\n\n
Lo standard ISO fornisce, inoltre, una gamma di formati complementari, rispondendo alle esigenze basilari di stampa. Essi si dividono in A, B e C. In generale i formati A<\/strong> si utilizzano per stampati di vario genere, dai manifesti ai disegni tecnici, dalle riviste alla carta per ufficio, dai block notes alle cartoline. I formati B<\/strong> si utilizzano per la stampa di libri e i formati C<\/strong> per le buste destinate agli stampati di formato A.<\/p>\n\n\n\n
La busta DL<\/strong> (double lenght<\/em>) pu\u00f2 contenere un foglio A4 in orizzontale piegato in tre oppure un invito formato standard 100 x 210 mm.<\/p>\n\n\n\n
Serie RA e SRA<\/h2>\n\n\n\n
Queste serie di formati si basano sullo standard ISO, ma le dimensioni dei fogli sono pi\u00f9 grandi rispetto ai formati A. Gli stampatori possono utilizzarli meglio, quindi, per azioni come abbondanze e rifilatura.<\/p>\n\n\n\n