{"id":1723,"date":"2017-07-10T17:13:11","date_gmt":"2017-07-10T15:13:11","guid":{"rendered":"https:\/\/demo.paolareghenzi.it\/index.php\/2017\/07\/10\/tipi-di-illuminazione\/"},"modified":"2021-01-11T22:39:55","modified_gmt":"2021-01-11T21:39:55","slug":"tipi-di-illuminazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/paolareghenzi.it\/basi-fotografia\/tipi-di-illuminazione\/","title":{"rendered":"Tipi di illuminazione"},"content":{"rendered":"\n
Per la realizzazione di un buon progetto fotografico e per una riproduzione fedele del colore \u00e8 molto importante utilizzare un\u2019illuminazione<\/span><\/strong> corretta. La famiglia della luce artificiale \u00e8 composta dalla luce flash<\/strong>, fluorescente<\/strong> (luce led) e tungsteno<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n La luce flash, come quella naturale, possiede una temperatura colore di 5500 \u00b0K. Quella tungsteno varia dai 3200 ai 3400 \u00b0K, mentre la luce fluorescente dai 4500 ai 6000 \u00b0K.<\/p>\n\n\n\n Le lampade HMI<\/strong> (Hydrargyrum Medium-arc iodide) a ioduri di mercurio sono pi\u00f9 efficienti e producono una luce che si avvicina alla luce diurna.<\/p>\n\n\n\n La testa della lampada Redhead<\/strong> \u00e8 costituita da un riflettore che indirizza la luce e da una lente incorporata che permette di regolare il fascio luminoso. Per ridurre l\u2019eccessivo calore generato da queste lampade e da luci \u201ccalde\u201d simili, sono state introdotte nuove luci \u201cfredde\u201d sotto forma di tubi fluorescenti, come i pannelli LED che utilizzano sorgenti luminose multiple. Alcune tipologie dei riprese, come gli eventi sportivi, i documentari e molti video amatoriali sono realizzati indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, mentre per le produzioni cinematografiche \u00e8 possibile intervenire maggiormente sull\u2019illuminazione<\/span>.<\/p>\n\n\n\n Con una quantit\u00e0 di luce elevata \u00e8 indispensabile lavorare con gli ISO<\/strong> al minimo e usare filtri ND<\/a>, per riuscire a controllare la scena regolando l\u2019apertura dell\u2019obiettivo<\/a>.<\/p>\n\n\n\n Le riprese in interni di giorno<\/strong> presentano meno problemi, avendo la luce solare che filtra dalle finestre. Personalmente consiglio di utilizzare dei pannelli riflettenti di polistirolo<\/strong> per indirizzare la luce solare verso il soggetto, senza l\u2019utilizzo di fonti luminose aggiuntive.<\/p>\n\n\n\n Una buona illuminazione<\/span> si ottiene aggiungendo e togliendo luce.<\/p>\n\n\n\n Una luce dura<\/strong> si ottiene utilizzando le alette del paraluce, in modo tale da indirizzare il fascio luminoso in un\u2019unica direzione. La luce dura di alcune sorgenti luminose produce, per\u00f2, ombre troppo nette e quindi molto fastidiose per lo scatto fotografico. Un\u2019ulteriore soluzione \u00e8 l\u2019utilizzo di gelatine<\/strong> montate davanti alla lampada.<\/p>\n\n\n\n\n\n\n Esse sono resistenti al calore, perch\u00e9 possono essere fissate davanti al faro con un telaio oppure direttamente sulle alette della lampada. Esistono diversi stili<\/strong> di illuminazione<\/span> in una scena: a registro alto<\/strong> (high-key<\/em>) con molte luci e poche ombre e a registro basso<\/strong> (low-key<\/em>), dove la scena \u00e8 pi\u00f9 scura con ombre profonde. La scelta delle luci dipende dal regista, filmaker<\/a> oppure dal DF (Direttore della Fotografia).<\/p>\n\n\n\n Il set pi\u00f9 diffuso \u00e8 quello a tre luci<\/strong>, in cui si utilizzano tre fonti luminose: una luce principale<\/strong>, detta anche luce chiave<\/em>, una luce di riempimento<\/strong> (illuminazione<\/span> a luce diffusa) e un punto di illuminazione<\/span> posteriore<\/strong> o controluce (faretto a fascio concentrato – spot<\/em>). La luce chiave<\/strong> \u00e8 la luce principale che illumina il soggetto<\/strong>. Per set statici, come le interviste, ciascun soggetto deve avere la propria luce principale.
Le luci possono essere classificate in base alla loro temperatura colore<\/a>, al tipo di ombre<\/span> che producono (dure o morbide) e alla potenza espressa in watt.
Essa si divide in due grandi famiglie: naturale<\/strong> ed artificiale<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n<\/figure><\/div>\n\n\n\n
Luci calde e luci fredde<\/h2>\n\n\n\n
Il nome Redhead deriva dal colore rosso della testa, che inizialmente era prodotta solo di questo colore.<\/p>\n\n\n\n\n\n\n
La tecnologia LED<\/strong> \u00e8 ancora in via di sviluppo, questo sistema garantisce un risparmio, soprattutto in termini di spazio e costi.<\/p>\n\n\n\nLa luce naturale<\/h2>\n\n\n\n
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Le situazioni migliori per scattare e\/o riprendere \u00e8 poco prima del tramonto e subito dopo l\u2019alba, quando il sole non \u00e8 ancora alto in cielo, dove la luce \u00e8 indiretta, perch\u00e9 riflessa.
La luce del sole<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 calda, con una temperatura colore che si avvicina al rosso e all\u2019oro.
La cosiddetta \u201cora d\u2019oro<\/em>\u201d dura meno di un\u2019ora, a seconda della stagione dell\u2019anno ed alla posizione rispetto all\u2019equatore in cui ci troviamo.<\/p>\n\n\n\n
Per quanto riguarda le riprese in esterna<\/strong> si possono montare dei pannelli diffusori<\/strong> intorno alla scena, riuscendo cos\u00ec a filtrare la luce diretta del sole.
Questa soluzione \u00e8 ottima per i primi piani e i piani medi.
Un altro sistema che permette di ridurre le ombre troppo dure a mezzogiorno \u00e8 l\u2019utilizzo di luci di riempimento<\/strong> sui volti. La temperatura colore di queste luci devono essere di \u201cluce diurna<\/em>\u201d, per farla corrispondere alla luce solare.<\/p>\n\n\n\nLa gestione della luce<\/h2>\n\n\n\n
Per bloccare la luce si utilizzano anche delle bandiere montate sugli stativi o sui bracci estensibili, cos\u00ec come si usa per le scrim: pannelli diffusori di tessuto utilizzati per ammorbidire la luce.<\/p>\n\n\n\n
Per diffondere le luci troppo intense e dirette si possono utilizzare softbox<\/strong> e diffusori<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n\n\n\n
L\u2019uso di filtri<\/a> e gelatine<\/strong> permette di gestire la luce e, quindi, il colore della situazione.<\/p>\n\n\n\nLa disposizione delle luci<\/h2>\n\n\n\n
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Inoltre, \u00e8 possibile creare questo set utilizzando come punto luce una fonte naturale<\/strong>, come il sole o la luce proveniente da una finestra.<\/p>\n\n\n\n
Essa, tradizionalmente, \u00e8 posta a fianco della videocamera\/fotocamera con un angolo di 45\u00b0 ed \u00e8 sollevata in verticale di 45\u00b0 per distribuire le ombre principali del volto.
L\u2019