L’ambiente viennese è per molti aspetti la vera e propria culla della cultura e del gusto Art Nouveau.
Due sono gli avvenimenti in particolare che rinnovarono e condizionarono la vita culturale viennese in ambito artistico: la creazione della Kunstgewerbeschule (scuola d’arte e misteri) e il sorgere della Secession.
L’Accademia, istituzione che storicamente nella cultura europea forma gli artisti, garantisce la qualità delle opere e orienta il gusto, entra profondamente in crisi alla fine del XIX secolo.
Si sente forte la necessità di esprimere valori nuovi, di trovare nuovi spazi, di superare i confini imposti dai dettami classici.
L’associazione dei pittori e degli scultori della Secessione austriaca risale al 1897, quando un gruppo di giovani artisti con a capo Gustav Klimt si distacca radicalmente dall’ambiente intellettuale ancora vicino al gusto accademico.
Mezzo importante per il neonato movimento è la rivista “Ver Sacrum”.
Già dalla copertina, di inusuale formato quadrato, saranno presenti molte opere di Klimt e di vari altri secessionisti. Proprio nel numero del 1898, viene pubblicata parte del programma ufficiale del gruppo, una sorta di pubblicazione generale di intenti per la modalità di intendere le arti e il loro significato di promozione culturale e sociale.
L’Art Nouveau costituisce per le secessioni un evento molto importante: stesso desiderio di cambiamento, stessa voglia di ricerca di un linguaggio formale alternativo. Nasceranno così in seguito le Avanguardie Artistiche del ‘900.
Kunstgewerbeschule
La Kunstgewerbeschule è una struttura pubblica per l’istruzione artistica istituita allo scopo di rispondere all’esigenza di reperire nuove figure professionali, provvisti di una maggiore competenza progettuale e creativa nell’ambito delle arti applicate.
I corsi nascono con l’obiettivo di unire ai consueti strumenti per la formazione artistica anche nuove conoscenze tecniche relative all’uso dei materiali, alle loro caratteristiche e al loro impiego industriale.
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